Ciao,
sono Samuele, co-founder di Jump Valley e volevo parlarvi delle origini di Jump Valley.
Credo sia un buon modo per conoscerci ed iniziare insieme questa avventura che abbiamo chiamato, non a caso, Jump Valley.
Perché il nome non deriva solo dalla valle che ci ospita (la Valle del Salto) ma anche da una innata capacità che abbiamo di lanciarci e gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Ecco, questo salto lo abbiamo fatto ad inizio anno dopo mesi di riflessioni, false partenze, idee validate e altre distrutte. Ci siamo resi conto che non bastava più parlare di abbigliamento o di montagna o di ambiente come fossero elementi sconnessi; spesso accade che così facendo non si genera la giusta idea, o meglio, il giusto attivismo.
Jump Valley vuole essere tre cose:
– Un e-commerce che vende prodotti di estrema qualità che possano così durare nel tempo;
– Uno strumento per proteggere il territorio e attivare iniziative che lo riportino al centro del dialogo quotidiano, dalle piccole comunità fino alla città;
– Un percorso che ci permetta di impattare sempre meno sull’ambiente (di questo vi darò ulteriori aggiornamenti nei prossimi mesi, abbiamo grandi idee in ballo).
Il tutto si può fare in due modi: il primo, è coinvolgere i nostri clienti e coloro che non lo sono ancora ma che ci conoscono attraverso le nostre pagine, la newsletter o il passaparola, e il secondo è attraverso la magia del fare.
Fare o non fare, scegliere o non scegliere. Questo è il bivio quotidiano ove siamo posti davanti ogni giorno come Jump Valley.
Vogliamo costruire un percorso che destrutturi il lastricato, la chimica, lo sfruttamento e ci riporti a camminare a piedi scalzi sulla terra umida così da essere sempre solleticati da nuove sensazioni.
Così da non doverci fermare mai.
Questo lo abbiamo imparato attraverso le nostre esperienze personali, letture e ascolti. Non posso nascondervi che molto ci è stato dato da grandi esempi come quello di Yvon Chouniard -fondatore di Patagonia- e dal suo libro “Let My People Go Surfing”.
Molto altro da amicizie, film, sogni, punti di vista opposti ai nostri, ai miei, e sentimenti contrastanti.
Con Jump Valley vogliamo replicare la vita e la sua necessità di essere in bilanciamento costante ed è per queto che stiamo cercando di dare tanto quanto prendiamo; non è facile, lo so, lo sappiamo.
Ma questa newsletter servirà anche a ciò, ad aprire un dialogo lungo mesi, forse anni, fra voi e noi, fra i vostri consigli e le vostre critiche e la nostra crescita aziendale e personale.
Perché Jump Valley crede nel futuro, quindi nelle persone e quindi nelle azioni.
“Quanto vano è il mettersi seduti a scrivere quando non ci si è posti eretti a vivere”
Henry David Thoreau
Matteo e Samuele, co-founder di Jump Valley
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Ciao,
sono Samuele, co-founder di Jump Valley e volevo parlarvi delle origini di Jump Valley.
Credo sia un buon modo per conoscerci ed iniziare insieme questa avventura che abbiamo chiamato, non a caso, Jump Valley.
Perché il nome non deriva solo dalla valle che ci ospita (la Valle del Salto) ma anche da una innata capacità che abbiamo di lanciarci e gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Ecco, questo salto lo abbiamo fatto ad inizio anno dopo mesi di riflessioni, false partenze, idee validate e altre distrutte. Ci siamo resi conto che non bastava più parlare di abbigliamento o di montagna o di ambiente come fossero elementi sconnessi; spesso accade che così facendo non si genera la giusta idea, o meglio, il giusto attivismo.
Jump Valley vuole essere tre cose:
– Un e-commerce che vende prodotti di estrema qualità che possano così durare nel tempo;
– Uno strumento per proteggere il territorio e attivare iniziative che lo riportino al centro del dialogo quotidiano, dalle piccole comunità fino alla città;
– Un percorso che ci permetta di impattare sempre meno sull’ambiente (di questo vi darò ulteriori aggiornamenti nei prossimi mesi, abbiamo grandi idee in ballo).
Il tutto si può fare in due modi: il primo, è coinvolgere i nostri clienti e coloro che non lo sono ancora ma che ci conoscono attraverso le nostre pagine, la newsletter o il passaparola, e il secondo è attraverso la magia del fare.
Fare o non fare, scegliere o non scegliere. Questo è il bivio quotidiano ove siamo posti davanti ogni giorno come Jump Valley.
Vogliamo costruire un percorso che destrutturi il lastricato, la chimica, lo sfruttamento e ci riporti a camminare a piedi scalzi sulla terra umida così da essere sempre solleticati da nuove sensazioni.
Così da non doverci fermare mai.
Questo lo abbiamo imparato attraverso le nostre esperienze personali, letture e ascolti. Non posso nascondervi che molto ci è stato dato da grandi esempi come quello di Yvon Chouniard -fondatore di Patagonia- e dal suo libro “Let My People Go Surfing”.
Molto altro da amicizie, film, sogni, punti di vista opposti ai nostri, ai miei, e sentimenti contrastanti.
Con Jump Valley vogliamo replicare la vita e la sua necessità di essere in bilanciamento costante ed è per queto che stiamo cercando di dare tanto quanto prendiamo; non è facile, lo so, lo sappiamo.
Ma questa newsletter servirà anche a ciò, ad aprire un dialogo lungo mesi, forse anni, fra voi e noi, fra i vostri consigli e le vostre critiche e la nostra crescita aziendale e personale.
Perché Jump Valley crede nel futuro, quindi nelle persone e quindi nelle azioni.
“Quanto vano è il mettersi seduti a scrivere quando non ci si è posti eretti a vivere”
Henry David Thoreau
Matteo e Samuele, co-founder di Jump Valley